L’impatto di Instagram nelle scelte degli utenti
Il social acquistato da Mark Zuckerberg nel 2012, non è più solo il luogo virtuale dove condividere fotografie della propria quotidianità, ma è diventato anche un’influente piattaforma in cui confrontarsi sui beni posseduti e trovare notizie o ispirazioni su quelli desiderati. Per questo, sono numerosi i settori merceologici che ne subiscono l’influsso.
Fashion
Sin dal suo lancio nel 2010, Instagram è stato adottato con entusiasmo dal mondo della moda: l’applicazione di condivisione fotografica è sicuramente il veicolo perfetto per un’industria dove l’elemento visuale è fondamentale. Per gli utenti è diventato immediatamente uno strumento per trovare ispirazione e creare un legame diretto con i brand e per questi ultimi un mezzo attraverso cui promuovere i propri prodotti e un lifestyle cui aspirare.
Con il tempo, questo social immediato, gratuito e di facile fruizione è diventato addirittura più influente dei magazine di settore. Instagram, infatti, ha cambiato il modo in cui le persone si approcciano al fashion, contribuendo a formulare un nuovo e personalissimo ideale estetico: sul social a dettare i trend sono anche le persone comuni, che promuovono un modo di vivere la moda più spontaneo e diffondono nuovi canoni di bellezza, ben più flessibili di quelli proposti in passato dall’industria del fashion.
Turismo, ristorazione e interior design
In settori come turismo, accoglienza e servizi Instagram ha avuto sicuramente un impatto notevole, tanto che la scelta di hotel e ristoranti sembra oggi non avvenire più solo tenendo conto di parametri come il comfort, l’offerta culinaria o la vicinanza ad attrazioni e servizi, ma il nuovo criterio di selezione che acquisisce sempre più importanza è il grado di “instagrammabilità” del luogo. Questo neologismo, creato per indicare luoghi e ambientazioni particolarmente fotogenici e adatti ad una pubblicazione su Instagram, si è quindi trasformato in una vera e propria tendenza.
Secondo una ricerca di Booking.com, condotta su un campione di 18.500 viaggiatori provenienti da diverse parti del mondo, emerge che il 70% degli intervistati sceglie la struttura ricettiva in base al design e all’arredamento della location in cui soggiornare. L’interior design diviene, dunque, uno strumento da sfruttare per curare nei minimi dettagli la struttura ricettiva, per rendere gli spazi esteticamente gradevoli e regalare esperienze di valore che possano essere condivise sui social.
Un ruolo fondamentale è naturalmente giocato anche dagli Influencer, in particolare travel e food blogger: la condivisione dei loro scatti può incidere sulla decisione dei followers di recarsi negli stessi posti per scattare la medesima fotografia. Cresce, infatti, il numero di ristoranti e hotel che lavorano per diventare la destinazione preferita di fotografi e Influencer di tutto il mondo.
È il caso di Sketch, uno dei locali di Londra più amati dagli Instagramers: un luogo pensato per coniugare cibo, arte e musica; dove colazione, brunch e cena possono essere consumati in cinque sale ristoranti e bar differenti, ognuna con un proprio stile distintivo. Grazie ai particolari menu elaborati dallo chef stellato Pierre Gagnaire e al suo design unico, questo locale è diventato un esempio di successo su Instagram.
Un altro bar molto apprezzato da chi è alla ricerca dello scatto perfetto da condividere sui social è il LùBar: collocato all’interno del GAM Galleria d’Arte Moderna in zona Palestro a Miano, il locale di stampo siciliano, ricco di piante, colori pastello, statue e atmosfera retrò, è una delle mete predilette di Influencer e followers. La foto di rito? Nel luminosissimo dehors oppure sui divanetti, seduti tra le piante tropicali, nell’atto di sorseggiare lentamente un caffè o gustare un avocado and salmon toast.
Le persone, dunque, sono sempre più attratte da una destinazione “instagrammabile” e questa inclinazione determina che persino i progetti di interior design siano fortemente influenzati dall’estetica di Instagram. Non a caso, uno dei temi che negli ultimi anni ha guidato Maison&Object, la fiera parigina dedicata al mondo dell’interior design, è stato proprio questo: chiedersi come questa tendenza si rifletta nella creazione di arredi nati appositamente per essere fotografati e postati su Instagram.
Spazi culturali
L’importanza attribuita all’interior design non riguarda soltanto gli hotel o le destinazioni turistiche in generale: anche gli spazi culturali come i musei si stanno adattando al trend, dando vita a esperienze e mostre sempre più immersive, quasi un invito a un selfie o a uno scatto artistico.
Tra le mostre attualmente in atto c’è “No Spectators: The Art of Burning Man” della Renwick Gallery, di cui fa parte “Temple” di David Best, una delle opere più fotografate e condivise su Instagram, per via della suggestiva atmosfera che trasforma il grande salone Bettie Rubenstein in un santuario luminoso. Già nel 2015, nella stessa galleria si era tenuta la mostra “Wonder” del Smithsonian American Art Museum, diventata zona di scatto obbligatorio per via dei colori vivi e luminosi che rendevano molto fotogenico l’ambiente. A questo si era aggiunta anche l’attività social del museo che, per coinvolgere gli utenti, li aveva invitati a scattare dei #museumselfie e a pubblicarli inserendo gli hashtag connessi.
Non solo, quindi, Instagram è la piattaforma preferita dalla generazione dei Millennials, ma è il regno del visual storytelling che, passando anche attraverso l’attività degli Influencer e l’impatto delle Stories, fa leva sulle emozioni e sui desideri dei consumatori, contribuendo a diffondere in modo capillare nuovi trend e bisogni.