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(last modified February 5, 2015 at 9:20am)

LinkedIn per le aziende: scopri tutte le sue potenzialità

Per trarre dei vantaggi dalla propria presenza sulla piattaforma è innanzitutto necessario, in particolare per un’azienda, investire tempo e denaro nella formulazione e implementazione di una strategia che faccia leva su tutti gli strumenti messi a disposizione da questo social.

In questo articolo vogliamo concentrarci su quelli che, secondo noi, sono i 10 elementi che un’azienda può e deve sfruttare per ottenere dei risultati tangibili dalla propria presenza su LinkedIn.

1) Un social fatto di persone

Spesso si tende a dimenticare che anche LinkedIn, come gli altri social network, è composto da persone e, in quanto tale, risponde alle logiche del Human To Human. Cosa significa? Pensa al lavoro di tutti i giorni: quotidianamente si stipulano contratti con altre aziende, ma ciò accade solo grazie alle relazioni che i dipendenti di quelle aziende costruiscono, alimentano e fanno crescere giorno dopo giorno. Accade lo stesso su LinkedIn!

Quindi, se hai creato una Pagina Azienda per la tua impresa e la alimenti con contenuti interessanti per il tuo target puoi considerarti a buon punto, ma stai scordando un elemento fondamentale: le persone. Su LinkedIn, infatti, la reputazione aziendale è legata a doppio filo con quella dei dipendenti. Per questo devi necessariamente preoccuparti di ciò che accade sulle pagine personali delle persone che lavorano per (e con) te. Una buona pratica sarebbe quella di prevedere corsi per formare ed educare i dipendenti sull’utilizzo di questo social. In questo modo non solo eviti che questi tengano un comportamento sulla piattaforma che potrebbe danneggiare la tua attività, ma puoi addirittura usare le loro attività e i loro collegamenti a vantaggio dell’azienda.

Per capire l’importanza delle persone basta analizzare gli strumenti messi a disposizione da LinkedIn: infatti non è un caso che ci siano molti più strumenti a disposizione delle persone rispetto a quelli per le aziende!

2) B2B vs B2C

Un altro malinteso comune quando si parla di LinkedIn è quello di considerarlo un social utile solo alle aziende B2B. In realtà LinkedIn è un social che può rivelarsi molto vantaggioso anche per le aziende B2C, soprattutto se l’obiettivo è quello di aumentare l’engagement e la fidelizzazione al brand.

Quello che conta quindi è definire chiaramente l’obiettivo che intendi perseguire attraverso la Pagina Azienda di LinkedIn – lead generation, recruitment, fidelizzazione, brand awareness, aumentare le vendite… – e, sulla base di esso, definire una strategia che ti permetta di raggiungerlo sfruttando gli opportuni strumenti: contenuti interessanti, Pagine Vetrina, attività sui gruppi, LinkedIn Ads…

3) Piano editoriale

Definiti obiettivi, target audiences e strategia quello che devi fare è predisporre un piano editoriale che individui tutti i contenuti che possono essere interessanti per il tuo target di riferimento.

Quando parliamo di contenuti non intendiamo solo ed esclusivamente la pubblicazione di contenuti originali sulla pagina, ma nel piano è bene prevedere anche la condivisione di contenuti altrui. Ciò che conta è che i contenuti rispettino sempre la regola di base: essere interessanti e in grado di ispirare discussioni e condivisioni da parte del target a cui ti rivolgi.

Una volta creati e pubblicati i contenuti, però, non scordarti la parte più importante: misurare i risultati. Questi contenuti ti stanno facendo raggiungere l’obiettivo per cui li hai creati o condivisi?

4) LinkedIn video

Il 2018 ha visto la consacrazione dello strumento video anche su LinkedIn e anche il 2019 sembra confermerare questa tendenza. Il video è un mezzo di comunicazione diretto e, se usato nel modo più corretto, estremamente efficace e ad alto tasso di conversione. Le campagne di annunci video, infatti, permettono di aumentare la consapevolezza, la considerazione del marchio e la generazione di lead.

Ci sono alcune accortezze che è opportuno tenere a mente quando si crea e promuove un video su LinkedIn:

non superare mai i 10 minuti di video: Linkedin è pur sempre un social network e devi mantenere alta l’attenzione del tuo pubblico;

non dimenticare di inserire i sottotitoli: probabilmente, il tuo pubblico guarderà il video in metro, in autobus o in coda allo sportello della banca e, in queste situazioni, avrà bisogno di un testo sotto gli occhi per riuscire a seguirlo al meglio.

5) Pagine Vetrina

Oltre alla Pagina Aziendale, su LinkedIn è possibile creare anche delle Pagine Vetrina: pagine secondarie dedicate a specifici prodotti/servizi che l’azienda offre. Ogni azienda può creare fino a un massimo di 10 Pagine Vetrina, ognuna delle quali può rivolgersi a target differenziati che sono interessati a seguire aspetti specifici di una determinata attività. Si tratta, quindi, di estensioni della Pagina Aziendale, pensate per mettere in luce un marchio, una business unit o un’iniziativa.

Puoi creare Pagine Vetrina per focalizzarti su degli aspetti della tua attività, creando messaggi mirati e selezionando segmenti di pubblico con cui condividerli.

6) Hashtag aziendali

Sai che è possibile associare una Pagina Aziendale a degli hashtag di settore o di business, in modo da poter ascoltare e rispondere alle conversazioni sul brand o su altri argomenti rilevanti? Inoltre, nella sezione “Suggerimenti di contenuti” (visibile nella “Visualizzazione amministratore”) si possono trovare articoli ed argomenti di tendenza nel settore di riferimento. In questo modo, LinkedIn si delinea come un’ottima piattaforma per fare Social Media Listening e per rimanere sempre aggiornati attraverso una lista di trend topic.

Ti suggeriamo di sfruttare le possibilità di connessione offerte da questa funzionalità, prestando attenzione a qualche pratico accorgimento:

non usare più di 5 o 6 hashtag: questo è il numero ideale per un post che offra buoni spunti di approfondimento e ricerca;

usa hashtag specifici del tuo settore ma, quando opportuno, non disdegnare anche hashtag più popolari;

non sostituire il testo con gli hashtag, neanche quando stai pubblicando un video o un’immagine, ma integrali con coerenza all’interno o alla fine del tuo post.

7) Gruppi

Abbiamo detto che la maggior parte degli strumenti che LinkedIn mette a disposizione sono riservati alle persone. Questo però non significa che non si possano sfruttare per raggiungere anche degli obiettivi aziendali.

Innanzitutto una Pagina Azienda, anche se non può creare direttamente un gruppo, può aggiungere un massimo di 3 gruppi alla sua pagina. Se utilizzi LinkedIn dovresti sapere che esistono già talmente tanti gruppi che è praticamente impossibile che tu non riesca a trovarne uno pertinente con la tua attività. Se, per un caso strano, non ci fossero gruppi inerenti con ciò che fai basta che una persona fisica, solitamente quella che si occupa della gestione di questo social network, crei il gruppo dal suo profilo e poi lo aggiunga alla pagina aziendale.

Se decidi di utilizzare i gruppi ricorda sempre i seguenti punti:

iscriviti a gruppi pertinenti con il tuo settore. Se sei tu a creare il gruppo dagli un nome in grado di attrarre il tuo target e facilmente trovabile;

cerca di diventare top influencer. Per riuscirci non basta postare contenuti a caso, ma stimola discussioni che portino valore, idee e conoscenza al gruppo;

aggiungi il link alle pagine di un sito o di un blog solo se contiene spunti interessanti legati al topic della discussione;

fai delle domande, sempre per lo stesso motivo: creare valore;

e ovviamente…misura i risultati!

8) Pulse

Come i Gruppi anche Pulse, il personal blog di LinkedIn, è un servizio riservato alle persone fisiche. Anche questa volta, però, ciò non significa che le aziende non possano usarlo per raggiungere i loro obiettivi.

Qui emerge l’importanza di aver formato i propri dipendenti sull’utilizzo di LinkedIn e sul costruire relazioni strategicamente significative sulla piattaforma. Se hai provveduto a formare le persone della tua azienda ti basterà produrre articoli interessanti e farli pubblicare alla persona giusta. Ad esempio: se sei il titolare dell’azienda e scrivi un articolo sul settore in cui operi potresti pubblicarlo direttamente dal tuo profilo, accrescendo la tua autorità e credibilità oltre a quella aziendale – che è legata a doppio filo a quella delle persone -; se invece si tratta di un articolo correlato a un prodotto o servizio, potresti farlo scrivere e pubblicare al responsabile del commerciale…

Quello che conta, come sempre, è che i contenuti siano interessanti per il target. Se lo sono, non solo i singoli ottengono un vantaggio accrescendo la loro reputation, ma contribuiscono ad accrescere anche quella dell’azienda.

Inoltre ogni volta che pubblichi un contenuto su Pulse non devi preoccuparti di promuoverlo, ci pensa LinkedIn inviando una notifica a tutti i collegamenti della persona che lo ha pubblicato.

Capisci quanto sia importante formare i tuoi dipendenti o colleghi sull’utilizzo di questo social e su come coltivare relazioni strategicamente rilevanti per l’azienda?

9) LinkedIn Ads

Il principale vantaggio di una campagna su LinkedIn? Semplice: la profilazione! Su questa piattaforma, infatti, puoi profilare in maniera molto precisa utilizzando criteri di targeting basati sulla sfera professionale, come il nome o la dimensione dell’azienda, la professione, il settore industriale…, ma anche in base a fattori più strettamente collegati alla sfera individuale delle persone – anche se sempre inerenti all’ambito professionale – come interessi, competenze, iscrizione a gruppi specializzati… e, ovviamente criteri demografici e geografici.

10) Eventi su LinkedIn

Tra le novità di quest’anno, ci sono le nuove Linkedin Pages che andranno a sostituire le attuali pagine aziendali. Oltre ad avere un profilo aziendale più completo e più dati statistici, la vera novità sta nella creazione di eventi: anche su Linkedin, arriverà la possibilità di creare eventi di business, promuoverli e invitare professionisti; proprio come già accade su Facebook ma con un taglio decisamente più orientato al business.

Questa integrazione nasce dalla crescente esigenza di potenziare il networking non solo online, ma anche e soprattutto offline.

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