Il Festival Internazionale della Creatività di Cannes ha ruggito ancora, confermandosi non solo una vetrina d’eccellenza per le agenzie creative globali, ma anche uno spazio in cui la comunicazione dei brand si intreccia con l’impatto sociale, l’innovazione tecnologica e il coraggio culturale.
I Grand Prix 2025 non sono stati solo premi alle migliori campagne pubblicitarie, ma riflessi concreti del nostro tempo che cerca nuovi linguaggi per parlare di sostenibilità, diritti, salute e inclusione.

I Cannes Lions ruggiscono ancora
Dove – Real Beauty: quando uno slogan diventa movimento culturale
Vincitrice del Glass: The Lion for Change, la campagna di Dove, Real Beauty: How a Soap Brand Created a Global Self-Esteem Movement, realizzata da Ogilvy UK, è la conferma che la pubblicità può diventare un movimento culturale. A distanza di oltre 20 anni dal lancio dell’iconico concept “Real Beauty”, Dove continua a promuovere l’autostima e l’accettazione del corpo femminile, scegliendo volti autentici e storie quotidiane. Oggi, “Real Beauty” non è più solo uno slogan: è la piattaforma attraverso cui il brand racconta il mondo, ispira nuove generazioni e rinnova la sua rilevanza.

Natura – The Amazon Greenventory: innovare per preservare
Tra i premi più significativi, il Grand Prix Sustainable Development Goals Lions è andato al progetto brasiliano The Amazon Greenventory, firmato da Africa Creative DDB per Natura. Grazie all’uso di AI e droni, l’azienda ha mappato in soli sei mesi 400 km² di foresta amazzonica, mappando 30.000 specie arboree con potenziale cosmetico. Il progetto ha coinvolto attivamente anche le comunità locali, migliorando i metodi di raccolta, aumentando i redditi e rafforzando la connessione tra comunità locali e patrimonio naturale.

Channel 4 e L’Oréal Paris – quando uno spot diventa manifesto
Nel campo del Film Lions, sono stati assegnati due Grand Prix che esprimono potenza narrativa e valore simbolico.
Il primo è andato a Channel 4 per Paris Paralympics 2024: Considering What?, una campagna audace che sfida le narrazioni stereotipate sulle disabilità e invita il pubblico a riconsiderare le proprie percezioni, offrendo uno sguardo potente, empatico e diretto sugli atleti paralimpici.
Il secondo Grand Prix ha premiato L’Oréal Paris per The Final Copy of Ilon Specht, documentario che celebra la creatrice dello storico slogan “Because I’m Worth It”. Raccontando la storia della copywriter Ilon Specht, giovane donna in un mondo pubblicitario dominato dagli uomini nel 1973, il brand rende omaggio alla forza della creatività femminile.
Paris Paralympics 2024: Considering What?
The True Story of the Iconic Tagline “Because I’m Worth It.” | The Final Copy of Ilon Specht
AXA – Three Words: il potere delle parole
Nel prestigioso campo dei Titanium Lions, dove vengono premiate le idee più rivoluzionarie, ha trionfato AXA con la campagna Three Words, sviluppata da Publicis Conseil (Parigi). L’iniziativa ha riscritto, letteralmente, le polizze assicurative francesi per includere esplicitamente la dicitura “and domestic violence”, garantendo copertura e supporto immediato alle vittime. Un’azione che dimostra come anche il linguaggio tecnico-burocratico possa diventare uno strumento di tutela e responsabilità sociale.

New Zealand Herpes Foundation – The Best Place In The World To Have Herpes: creatività e ironia per promuovere la salute pubblica
Infine, il Grand Prix for Good, assegnato alle campagne con impatto sociale senza fini commerciali, ha premiato la New Zealand Herpes Foundation per una delle campagne più inaspettate e memorabili dell’anno: The Best Place In The World To Have Herpes. Firmata da FINCH Sydney e Motion Sickness Auckland, la campagna usa l’umorismo per abbattere lo stigma legato all’herpes, promuovendo la prevenzione e la normalizzazione. Un esempio brillante di come il coraggio creativo possa diventare alleato della salute pubblica.

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